mercoledì 22 ottobre 2008

Senza mutande

La stessa caratteristica che porta la Minerva a fare cose meravigliose come andare a prendere il fratellino a Brescia in bicicletta sotto le bombe, la stessa caratteristica, dicevo, la porta a tormentarci tutti con il suo impeto operandi e giudicandi.
Lei è una vera dea Minerva (figlia di Giove, nacque armata di tutto punto, con elmo, asta e scudo. Si presentò già adulta al padre, pronta a mostrargli come fosse disposta ad aiutarlo, sia con le armi, sia con la saggezza che le era propria: un vero nomen omen!): lei fa tutto pensa tutto, sa tutto, giudica tutto e tutti. E immediatamente.
Per far capire il tipo, mi ricorda la suorina che nel film Amarcord fa scendere il pazzo Ciccio Ingrassia dall'albero. Mia nonna, però, ha anche le physique du role, non è esile come la suorina, ma grande e imponente.
Comunque.
Mi ricordo questo episodio.
Premetto che io sono sempre stata timidissima e, fin da piccola, molto pudica.
Premetto anche che all'epoca che fu quasi tutti i bambini in estate indossavano dei completini composti da mutandine e canottiera a righe: rossi o blu.
Io ce l'avevo rosso, perché adoro il rosso e come diceva la Corinna (altra mia nonna): du sold ed più, mo ch'al sia ross! (lo pago anche di più, purché sia rosso).
Avevo 4 anni e stavo passando il pomeriggio a casa della Minerva in Cantarana (mitico e storico quartere del centro di Carpi).
Lei mi aveva tolto la canotta e io mi sentivo terribilmente a disagio.
Allora ho tentato di dirglielo:
Nonna, senza...
In quel momento, trovandomi davanti il suo sguardo superiore, sentendomi un microbo incapace di sostenere il mio desiderio di essere rivestita con la canottiera, inspiegabilmente mi sono accorta di non poter terminare la frase: senza la canottiera non mi piace stare. Perciò mi sono arrestata e con un filo di voce ho detto: solo con le mutande...
Ma la Minerva, perentoria e compatendomi per la mia richiesta assurda, ha esclamato: No, senza le mutande non ti ci faccio stare!

1 commento:

Unknown ha detto...

possibile che un blog così prezioso non lo commenti nessuno?

stai facendo un gran lavoro, bravissima.

antonella landi