martedì 30 settembre 2008

Buongiorno

Signore e signori: buongiorno!
E' con trepidazione ed orgoglio che presento questo nuovo blog il cui argomento è: come si parla (o meglio si parlava) in una famiglia di Carpi (la mia).
La mia lingua, la mia storia, la mia famiglia, il mio stampo, il mio bozzolo: tutt'altro che perfetto, tutt'altro che senza problemi ma così mio da farmi desiderare che non muoia, che in qualche modo possa rimanerne traccia.
Anche perché nel dialetto carpigiano ci sono termini non traducibili, se non col rischio i perdere la loro enorme potenza espressiva.
Cercherò di farvi conoscere e soprattutto assaporare termini come stusso, zavaglio, sigher ecc...
Tutto un terreno in cui, come una pianta, sono cresciuta io: dentro c'è il sapore del mio papà (che non c'è più), della mia infanzia e di tanti carpigiani che condividono con me la stessa sinfonia di sottofondo.

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